15 Aprile 2018
III di PASQUA
(Anno B)
Il Battesimo del carceriere (At.16,22-34)
A Filippi, nell’antica Macedonia, Paolo e i suoi compagni sono messi in prigione perché la loro predicazione è giudicata controproducente agli interessi economici di alcuni cittadini ben in vista (cfr. i versetti precedenti). Mentre i prigionieri si raccolgono in preghiera cantando inni a Dio, un improvviso terremoto apre miracolosamente le porte del carcere e libera i prigionieri dai ceppi. Il carceriere si dispera, credendo che tutti siano fuggiti, e vuol darsi la morte: dal buio dei sotterranei la voce di Paolo lo ferma con un grido: “Siamo tutti qui”, nessuno è fuggito. Questo è il vero miracolo che converte il carceriere pagano, il quale da crudele fustigatore si cambia in pietoso soccorritore, medicando le piaghe di chi è stato ferito e facendosi battezzare con gioia.
Così la gioia del cristiano nelle persecuzioni può far breccia anche nel cuore dei malvagi e di chi è avvezzo all’ingiustizia.
- Salmo 97 (98): Il Signore ha rivelato ai popoli la sua giustizia.
“Nelle mie sofferenze completo i patimenti di Cristo”: quando uno è malato o sofferente chiede a Dio la guarigione e la liberazione. Ma c’è un’altra grazia - c’insegna l’apostolo -: vivere la propria sofferenza in unione ai patimenti di Cristo in croce. Ciò è incomprensibile agli occhi del mondo, ma non agli occhi di chi ha conosciuto il “mistero” dell’amore di Dio, amore supremo che si è rivelato nel supremo gesto della croce. Come Gesù, nessuno di noi rinneghi la propria croce, ma la accolga e la ami non come segno di perdita irreparabile, ma come vessillo di vittoria e di risurrezione.
“Io sono la via, la verità e la vita” (Giovanni 14,1-11a)
Nell’ultima sera che trascorre coi suoi nel cenacolo, Gesù prepara i discepoli a non aver paura se “per un poco” non lo vedranno più: se se ne andrà, è per preparare loro un posto. I discepoli sono smarriti; parla Tommaso: “Non sappiamo dove vai, non conosciamo la via da percorrere”. Gesù si rivela unica via, verità e vita: non c’è altra strada al di fuori di lui per arrivare al Padre. E Filippo: “Mostraci il Padre e ci basta”, facci vedere Dio e troveremo soddisfazione. Chissà che cosa si aspettava di vedere Filippo: una manifestazione sfolgorante, una visione estatica? Gesù propone solo se stesso, e se stesso in croce aggiungendo: “Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me”. L’amore del Padre si può vedere solo nella croce del Figlio! Questa è la verità che dona la vita!
INVITO A TUTTI I PARROCCHIANI GIOVANI E ADULTI
SABATO 19 MAGGIO, TUTTA LA MATTINA:
RITIRO COMUNITARIO
presso il monastero benedettino di via Bellotti:
PER UNA CRESCITA NELLA SINODALITÀ
Sintesi e prospettive per il cammino della nostra comunità parrocchiale.
AVVISI
- Mercoledì 18 alle 18.30 in oratorio: incontro del gruppo di Azione Cattolica parrocchiale.
- Venerdì 20 alle 18.30 si terrà la Lectio Divina in cappellina
- Le offerte raccolte alle Sante Messe di sabato e domenica scorsa per gli assistiti della Caritas parrocchiale ammontano a € 1.080,00. Si ringrazia per la generosità dimostrata.