DOMENICA 5 NOVEMBRE 2017
N. S. GESÙ CRISTO RE DELL’UNIVERSO
I Giornata mondiale dei Poveri
2Sam 7,1-17: Il tuo regno sarà saldo per sempre.
Sal 44 (45): Il poema in onore del re.
Col1,9-14: La sorte dei santi nella luce.
Giovanni 18,33-37: “Il mio regno non è di questo mondo”.
Chiudendo il Giubileo della Misericordia, papa Francesco ha istituito la Giornata Mondiale dei Poveri. Fissando la data, il papa ha voluto legare in modo stretto la Giornata alla Solennità di Cristo Re dell'Universo, perché possa far risaltare ancora meglio la singolarità della signoria di Cristo sul mondo.
Il rito Ambrosiano anticipa questa festa di due domeniche rispetto al rito Romano. Nella Solennità di Cristo Re la nostra Diocesi celebra da anni la Giornata Diocesana della Caritas, con le stesse motivazioni che hanno spinto Papa Francesco ad istituire la Giornata Mondiale dei poveri.
Dal messaggio di Papa Francesco:
“Non amiamo a parole ma con i fatti”
«Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità» (1 Gv 3,18). Queste parole dell’apostolo Giovanni esprimono un imperativo da cui nessun cristiano può prescindere. (…) L’amore non ammette alibi: chi intende amare come Gesù ha amato, deve fare proprio il suo esempio; soprattutto quando si è chiamati ad amare i poveri. (…) Al termine del Giubileo della Misericordia ho voluto offrire alla Chiesa la Giornata Mondiale dei Poveri, perché in tutto il mondo le comunità cristiane diventino sempre più e meglio segno concreto della carità di Cristo per gli ultimi e i più bisognosi, (…) della predilezione di Gesù per i poveri.
Sono nostri fratelli e sorelle, creati e amati dall’unico Padre celeste. Questa Giornata intende stimolare in primo luogo i credenti perché reagiscano alla cultura dello scarto e dello spreco, facendo propria la cultura dell’incontro. Al tempo stesso l’invito è rivolto a tutti, indipendentemente dall’appartenenza religiosa, perché si aprano alla condivisione con i poveri in ogni forma di solidarietà, come segno concreto di fratellanza. (…)
Siamo chiamati, pertanto, a tendere la mano ai poveri, a incontrarli, guardarli negli occhi, abbracciarli, per far sentire loro il calore dell’amore che spezza il cerchio della solitudine. La loro mano tesa verso di noi è anche un invito ad uscire dalle nostre certezze e comodità, e a riconoscere il valore che la povertà in sé stessa costituisce. (…)
Non dimentichiamo che per i discepoli di Cristo la povertà è anzitutto una vocazione a seguire Gesù povero. Povertà significa un cuore umile che sa accogliere la propria condizione di creatura limitata e peccatrice. La povertà è un atteggiamento del cuore che impedisce di pensare al denaro, alla carriera, al lusso come obiettivo di vita e condizione per la felicità. È la povertà che crea le condizioni per assumere liberamente le responsabilità personali e sociali, nonostante i propri limiti, confidando nella vicinanza di Dio e sostenuti dalla sua grazia. La povertà, così intesa, è il metro che permette di valutare l’uso corretto dei beni materiali, e anche di vivere in modo non egoistico e possessivo i legami e gli affetti. (…)
Ai nostri giorni, purtroppo, mentre emerge sempre più la ricchezza sfacciata che si accumula nelle mani di pochi privilegiati, e spesso si accompagna all’illegalità e allo sfruttamento offensivo della dignità umana, fa scandalo l’estendersi della povertà a grandi settori della società in tutto il mondo. Dinanzi a questo scenario, non si può restare inerti e tanto meno rassegnati. (…)
A fondamento delle tante iniziative concrete che si potranno realizzare in questa Giornata ci sia sempre la preghiera. Non dimentichiamo che il Padre nostro è la preghiera dei poveri. La richiesta del pane, infatti, esprime l’affidamento a Dio per i bisogni primari della nostra vita. Il Padre nostro è una preghiera che si esprime al plurale: il pane che si chiede è “nostro”, e ciò comporta condivisione, partecipazione e responsabilità comune. In questa preghiera tutti riconosciamo l’esigenza di superare ogni forma di egoismo per accedere alla gioia dell’accoglienza reciproca. (…)
Questa nuova Giornata Mondiale, pertanto, diventi un richiamo forte alla nostra coscienza credente affinché siamo sempre più convinti che condividere con i poveri ci permette di comprendere il Vangelo nella sua verità più profonda. I poveri non sono un problema: sono una risorsa a cui attingere per accogliere e vivere l’essenza del Vangelo.
Dal Vaticano, 13 giugno 2017
Memoria di Sant’Antonio di Padova
Domenica 12 novembre, alle ore 10.30, il “nostro” don Carlo Faccendini farà l’Ingresso solenne come Abate-Parroco della Basilica di s. Ambrogio. Il Rito sarà presieduto da S. E. Mons. Mario Delpini.
Con gratitudine al Signore lo accompagniamo tutti con una speciale affettuosa preghiera.
Avvisi
- Venerdì 10 novembre, vigilia del santo patrono Martino, alla Messa delle ore 18, verranno ricordati i fedeli defunti della nostra parrocchia deceduti nell’ultimo anno.
- In Avvento la nostra parrocchia sosterrà l’iniziativa missionaria diocesana “Torniamo a vivere”, nello Swaziland. Il progetto sarà illustrato nell’inserto e sui manifesti che verranno distribuiti domenica prossima.
- Come consuetudine della prima domenica di ogni mese, in fondo alla chiesa gli incaricati della Caritas parrocchiale raccolgono la vostra offerta per l’acquisto delle tessere alimentari per le famiglie bisognose della Parrocchia. Ringraziamo per la vostra generosità.