DOMENICA 10 DICEMBRE 2017
V DOMENICA DI AVVENTO
IL PRECURSORE
Isaia 11,1-10: Spunterà un germoglio!
Il brano di oggi si apre con la descrizione dei sette doni dello Spirito che si poserà sul Messia/Emmanuele: ne sono elencati sei, l’ultimo, il timore del Signore, è ripetuto due volte e la tradizione cristiana lo ha specificato nei doni della pietà e timor di Dio.
Seguono tre sezioni che descrivono gli effetti della venuta del Messia: nella prima si afferma la sua potenza nel fermare il violento e portare definitiva giustizia; nella seconda si descrive la nuova era di pace che ne consegue tra gli esseri di tutto il creato; nella terza si annuncia che Israele, la radice di Iesse, sarà vessillo per tutti i popoli e porterà la conoscenza del Signore a tutte le nazioni.
Sal 97 (98): Vieni, Signore, a giudicare il mondo
Ebrei 7,14-25: “Tu sei sacerdote per sempre”
Nel salmo 110 (il famoso “Dixit Dominus Domino meo”) Il Signore Dio chiama il Messia col suo stesso nome di ‘Signore’ e lo invita a sedere ‘alla sua destra’, dichiarando così che egli è sacerdote ‘al modo di Melchisedek’, cioè per sempre. Il sacerdozio ufficiale in Israele, affidato alla discendenza di Aronne, era stato stabilito dopo la Legge data a Mosé. Melchisedek invece, molti secoli prima, si recò da Abramo per benedirlo, in nome di una misteriosa investitura divina: ecco perché il sacerdozio del Messia viene paragonato non a quello di Aronne, puramente rituale e terreno, ma a quello di Melchisedek, cioè proveniente direttamente da Dio. Con la sua risurrezione poi, Gesù è sacerdote ‘per sempre’ e continua ad intercedere per noi, giacché è sempre vivo e siede alla destra del Padre.
Giovanni 1,19-28: “Voce di uno che grida nel deserto”.
Giovanni testimone: Giovanni rende testimonianza anzitutto ritraendosi, confessando e non negando: ‘Non sono io il Cristo’. Per far conoscere la verità spesso bisogna farsi indietro e lasciar posto all’azione della grazia di Cristo.
Giovanni sentinella: “Voce che grida nel deserto”. Cristo, colui che è la Parola, come si è servito della voce di Giovanni, vuole servirsi anche delle nostre voci per farsi sentire nei deserti delle nostre case e delle nostre città. Ma la voce è sempre serva della Parola, mai la deve sovrastare!
Giovanni battezzatore con acqua: il suo battesimo è bagno d’acqua, rito di preghiera che sale dal peccatore che implora purificazione, ma ancora incapace di garantire salvezza.
Giovanni e Colui che ‘sta in mezzo a voi’: Giovanni ha intuito, riconosciuto e poi creduto in Colui che, venuto dopo di lui, era già prima di lui. Nel gesto emblematico del servo che scioglie il laccio del sandalo, Giovanni apre al mondo la possibilità di contemplare in Gesù la promessa di salvezza finalmente realizzata.
CARITAS PARROCCHIALE
ringrazia
per la raccolta di € 2.004,65
effettuata sabato e domenica scorsa!
Tutta la Parrocchia si stringe in un grande abbraccio attorno al nostro carissimo sacrestano Gabriele, per la salita al cielo della sua cara mamma TSEGHEREDA. Era nata il 25 novembre 1933 ed è spirata, dopo un repentino aggravarsi della sua malattia, martedì 14 novembre, vicina al suo caro figlio, che l’aveva raggiunta appena il giorno prima, affidandosi consapevolmente alla chiamata del Signore e lasciando una bella testimonianza di fede cristiana anche nel momento della morte, così come aveva sempre vissuto. Uniti al figlio Gabriele e a tutti i suoi fratelli e sorelle, ringraziamo il Signore per il dono della sua mamma ed eleviamo preghiere di intercessione per la sua bella anima cristiana. Mercoledì 6 dicembre è stata celebrata la messa in suo suffragio nella nostra chiesa.