5 MAGGIO 2024
SESTA DOMENICA DI PASQUA
La vita, dono divino splendente, un tesoro prezioso, amor presente.
Ciò che facciamo di questo dono dato, è il nostro tributo a Dio, il nostro lato.
In ogni sorriso e in ogni lacrima, nei momenti di gioia, e di paura che lima.
Plasmiamo la nostra vita con ogni scelta, il nostro cammino di fede, l'anima nella sua completezza.
Cari fratelli e sorelle, oggi ci riuniamo per riflettere sulla meravigliosa realtà della grazia di Dio e sul dono prezioso che essa rappresenta per ciascuno di noi. La Parola di Dio ci guida attraverso le letture di oggi a comprendere che la nostra esistenza stessa è un dono divino, e che siamo chiamati a rispondere a questo dono con gratitudine e generosità.
Nella prima lettura dagli Atti degli Apostoli, ascoltiamo il racconto di Paolo sulla sua conversione straordinaria. Egli racconta come, da persecutore della Chiesa, è stato trasformato da un incontro personale con Cristo sulla strada per Damasco. Questa esperienza ha cambiato radicalmente la sua vita, portandolo da persecutore a predicatore del Vangelo. Paolo riconosce che ciò che è diventato non è merito suo, ma è un dono della grazia di Dio.
Nella seconda lettura, dalla Prima Lettera ai Corinzi, Paolo ci insegna che la risurrezione di Cristo è il fondamento della nostra fede. Attraverso la vittoria di Cristo sulla morte, siamo resi partecipi della nuova vita in lui. Questa realtà ci ricorda che la nostra esistenza non è destinata alla vanità, ma è orientata verso la vita eterna con Dio.
Nel Vangelo secondo Giovanni, Gesù promette agli apostoli il dono dello Spirito Santo, il Consolatore, che li guiderà nella verità e nella testimonianza del Vangelo. Questo Spirito Santo è il dono divino che ci abilita a vivere la nostra vocazione cristiana con forza e saggezza.
Riflettiamo, dunque, su questo simbolismo del dono nella nostra vita quotidiana. La grazia di Dio ci ha chiamati dall'oscurità alla luce, dalla morte alla vita. Ciò che siamo oggi è il risultato di questo dono di grazia. Tuttavia, dobbiamo anche ricordare che ciò che dobbiamo essere è il nostro dono a Dio. Come possiamo rispondere a questa grazia?
Innanzitutto, possiamo rispondere con gratitudine. Riconosciamo che tutto ciò che siamo e tutto ciò che abbiamo è dono di Dio, e lo ringraziamo con cuori pieni di gratitudine. In secondo luogo, possiamo rispondere con generosità. Così come Dio ha generosamente donato a noi, siamo chiamati a donare noi stessi e i nostri talenti agli altri, vivendo una vita di amore e servizio. Infine, possiamo rispondere con impegno. Ci impegniamo a vivere come veri discepoli di Cristo, testimoniando la sua luce e il suo amore in ogni momento e in ogni situazione. Che la grazia di Dio continui a trasformarci e a plasmare le nostre vite, affinché possiamo essere veri doni per il mondo e per Dio. Amen.
don Titus